Milano. Il sindaco di Corsico era arrivato a non servire più il pasto ai bambini figli di genitori morosi che avevano provocato un ammanco di oltre 1,2 milioni di euro per quanto riguarda il servizio di mensa scolastica. Questa sospensione aveva portato sì a uno sfoltimento dei morosi che, da 480 registrati all’inizio di dicembre, erano arrivati a 144. Alcuni hanno pagato integralmente il dovuto, altri, invece, hanno aderito a piani di rientro lunghi anche sedici anni. E quelli che invece oggettivamente non riuscivano a far fronte ai pagamenti si sono trovati in grossa difficoltà. O meglio, i loro figli: per questo era diventato indispensabile trovare una soluzione per la vicenda. E, recentemente, è stato approvato in regione il documento dei 5 Stelle che invita a “dare la possibilità alle famiglie di scegliere se usufruire del servizio mensa oppure permettere di portare il pasto da casa, dando linee guida per la corretta alimentazione e facendone quindi un momento di reale educazione alimentare anche per le famiglie”. Non sono mancate le critiche, perché c’è chi dice che ci sia il rischio di scaricare sui bambini un atteggiamento educativo rivolto ai genitori: questo, infatti, potrebbe andare a ripercuotersi sui bambini che verrebbero discriminati e considerati magari non più nello stesso modo dai loro compagni.