Cremona All’avvenire roseo e ottimistico presentato dall’assessore Alessia Manfredini si contrappongono le lamentele di non pochi che nel centro storico abitano. E’ la zona forse più problematica di Cremona, che pativa un’organizzazione del trasporto pubblico e della sosta ormai inadeguata. Oggi in commissione viabilità l’assessore a sei mesi dalla rivoluzione ha presentato i dati aggiornati dopo l’introduzione del primo piano organico della sosta e della mobilità: più aree pedonali, centro più accessibile e permessi più intelligenti per la zona a traffico limitato e più aree pedonali. Ai pedoni sono riservati non più 21mila metri quadrati bensì 25mila, mentre i transiti dei veicoli in piazza Roma sono diminuiti quasi del 4 per cento e del 16 per cento in via Verdi, fra il primo settembre e il 29 febbraio. Il traffico è diminuito all’incirca di un terzo in corso Mazzini e Largo Boccaccino. Risultano al Comune parcheggi ad alta rotazione in centro, ben 662: il posto auto insomma si trova più facilmente, e lo confermano l’Aem e Saba Italia. Il nuovo sistema Easy park funziona egregiamente, con 500 utenti e 1.500 accessi nel solo mese di gennaio. E’ stato sfoltito inoltre il numero di permessi per l’ingresso nella ztl, che a Cremona erano arrivati a oltre 10mila su 70mila abitanti. Molti residenti vedono però tutt’altra Cremona e non credono più di tanto all’assessore: i bus piccoli e snelli che da vent’anni si chiedono per un servizio navetta da via Mantova, ad esempio, non si vedono ancora, mentre i bus passano per vie strette che non interessano a nessuno, pur essendo stati tolti in corso Mazzini. Le barriere architettoniche per i disabili e gli anziani sono troppe anche per la pentastellata Lucia Lanfredi. Poi, uscire la sera in auto è rischioso perché il parcheggio si può trovare ma lontano da casa, in un periodo in cui la sicurezza dei residenti del centro è diventata un problema mai tanto sensibile. La rotazione dei posti auto nelle ore di punta per alcuni resta un miraggio. Il Comune però non torna indietro, vanta il contenimento delle tariffe per la sosta – ora si paga anche col cellulare, senza più usare monete – e prepara una serie di campagne di informazione. Tutto è smart, ma a tanti Cremona piaceva com’era prima.
Paolo Zignani