Decisa scelta di campo del consiglio comunale di Grumello cremonese che ieri ha votato all’unanimità la mozione del gruppo di maggioranza, per impegnare il sindaco a impugnare con ricorso al Tar l’eventuale Autorizzazione integrata ambientale che l’amministrazione provinciale potrebbe concedere al progetto di discarica di Cremona Ecologia, dedicata a rifiuti d’acciaieria e di altre aziende. Il sindaco Fabio Scio, criticato nelle settimane scorse dalla minoranza della capogruppo Mara Gandini e dal comitato Salviamo il territorio per non aver presentato ricorso al Tar, si è difeso ricordando di essere l’unico sindaco ad aver detto un no ufficiale a un’iniziativa del gruppo Arvedi, e di essere stato trattato come se avesse detto sì, scelta di altri Comuni, come Pizzighettone e Acquanegra. Il ricorso dopo la possibile Aia potrà essere più forte in futuro, anziché oggi, dato che alcuni dati non sono ancora disponibili. La cartografia dell’Autorità di bacino non è stata pubblicata, ma se sarà confermato che l’area della proposta di discarica è zona rossa, cioè soggetta a inondazione, l’autorizzazione sarà più complicata, e tanto più se l’Arpa dovesse confermare che nella stessa area, oggi agricola, i valori limite di alcune sostanze inquinanti sono superati. In tal caso occorrerebbe il piano di caratterizzazione e poi la bonifica. Inoltre l’amministrazione provinciale, fra le prescrizioni richieste dal Comune, ha aggiunto l’obbligo di ampliare la strada provinciale fra Grumello e Roggione, quindi seguiranno espropri e si vedrà se i privati accetteranno di vendere le aree. La Valutazione d’impatto ambientale è stata positiva, da parte dell’ente Provincia, ma condizionata. Scio ha aggiunto che, sinché il Comune non scioglie le fidejussioni sull’area su cui Cremona Ecologia vuole destinare alla gestione di rifiuti industriali, nulla si può fare. La capogruppo di minoranza Mara Gandini aveva posto dubbi sulla trasparenza del Comune, anche perché la novità dell’approvazione della Via non era stata resa nota dal sindaco durante un’assemblea pubblica: Scio ha spiegato che la procedura non era conclusa. Albino Gorini del comitato Salviamo il territorio alla fine ha commentato che in una società complessa non tutti possono essere d’accordo, ma a Grumello tutte le posizioni note sono contrarie alla discarica dell’acciaieria, con i suoi 717mila metri cubi, 165 tonnellate al giorno di inerti da trattare, 150 tonnellate al giorno di rifiuti metallici da trattare e un traffico di 40 autocarri al giorno in ingresso e uscita, e un impatto sulla falda acquifera e sulla qualità dell’aria.
Paolo Zignani