CREMONA Sul fondo di rotazione messo a disposizione dalla Regione Lombardia il Comune compirà un approfondimento. E’ la risposta che il sindaco Gianluca Galimberti ha dato alla consigliera grillina Lucia Lanfredi, che ha chiesto se verrà utilizzata questa rilevante opportunità per finanziare le attività culturali. L’insistenza dei cinque stelle sull’amministrazione ha un motivo ormai radicato: si vedono centinaia di persone rivolgersi alla mensa della Caritas, non solo stranieri d’origine ma anche italiani, compreso chi perde il lavoro, eppure il Comune negli ultimi anni ha persistito nel farsi carico di spese nel settore cultura che potevano essere coperte dai privati o da altri istituti. Significativo il caso dell’armadio quattrocentesco del Platina, di proprietà della Chiesa cremonese, ma restaurato a spese del Comune. Intervento indispensabile, che ha salvato dalla rovina un’opera di valore rilevante, non però del Comune, anche se ospite del museo civico di via Ugolàni Dati. Le spese per la tutela dell’armadio sono salite da 140mila euro a 180mila, in seguito a nuove opere di manutenzione e conservazione, anche con l’installazione dell’aria condizionata nel museo. Il sindaco Galimberti ha spiegato che il fondo di rotazione offre un contributo regionale del 25% e che inoltre il Comune si avvale di finanziamenti privati per altre iniziative, come la mostra su Janello Torriani “genio del Rinascimento”. Altri finanziamenti pubblici, non comunali, sono previsti dal Comune per sostenere il progetto della rete bibliotecaria provinciale. Un altro bando riguarda la promozione della musica e della danza presso il teatro Ponchielli, in collaborazione con gli uffici municipali. La critica dei cinque stelle colpisce la sensazione di subalternità del Comune nella politica culturale, quando l’indipendenza della sfera pubblica è un valore di pregio inestimabile.
Paolo Zignani