Cremona Aria ancora irrespirabile e dannosa per la salute a Cremona. Nell’ultima rilevazione dell’Arpa, quella di ieri, l’ozono è stato segnalato sopra la soglia d’allerta per cinque ore, dalle 14 alle 19, con una punta massima di 201, quando il limite tollerabile è 180. Nella parte più alta dell’atmosfera l’ozono è un filtro dei raggi ultravioletti, cancerogeni, e viene ridotto dall’inquinamento che causa il fenomeno del buco d’ozono, mentre nella parte più bassa
diventa un inquinante pericoloso anche per i vegetali, ed è prodotto dalla reazione col biossido di azoto e con i composti organici volatili. Sono sostanze che possono essere prodotte altrove ed essere trasportate dal vento, ma a Cremona oltre all’ozono fuori norma ecco le polveri sottili pm10 insolitamente alte, ieri a 40 microgrammi quando la soglia d’allerta è 50. Bastano pochi giorni di stabilità e di temperature elevate per far crescere le emissioni, che da dodici anni, sistematicamente, superano i limiti. Ci si potrebbero aspettare quindi delle misure di prevenzione e contenimento. Invece il 30 giugno, come ha segnalato Ambientescienze, il Parlamento e il consiglio europeo, anche su sollecitazione del governo italiano, hanno rivisto la bozza della direttiva intitolata “Tetto alle emissioni nazionali”.Dall’elenco delle sostanze da limitare, purtroppo solo dal 2030, è stato tolto il gas metano, che pure è uno dei precursori dell’ozono ed è responsabile del 14,5% dell’effetto serra. Limitare le emissioni di metano significa quindi ridurre l’effetto serra. L’Europa continua però a governarsi come se l’allarme nemmeno esistesse. Le richieste rivolte dalle associazioni alle Regioni restano da anni seguite da amare delusioni. Scarso entusiasmo anche per i semplici “consigli” emessi a gennaio dal ministero dell’Ambiente, mentre i Comuni del Cremonese per la prima si sono uniti un con protocollo per limitare d’inverno le polveri, mentre il futuro dell’area vasta dipende da decisioni politiche molto discusse e dal referendum costituzionale. I Comuni del circondario quindi fanno da sé, con l’aiuto dell’Arpa e deboli risultati: Cremona si conferma zona critica regionale per l’inquinamento atmosferico. Stare al sole, per i bambini e gli anziani, come per chi fa sport, è ancora un rischio.
Paolo Zignani
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