Cremona. La previsione si è rivelata esatta: il Comune deve versare un milione di euro a Saba Italia per tener fede al piano finanziario del projecet financing che nel 2002, ai tempi della giunta Bodini, sembrava un affare. L’opera pubblica, cioè l’autosilo di piazza Marconi, è stata costruita dal privato, che avrebbe avuto diritto di recuperare l’investimento di 13 milioni e 700mila euro mediante la gestione trentennale del parcheggio: alla fine il Comune si sarebbe ritrovato proprietario di un’opera costruita dal privato. Tutti contenti se la gestione è in utile, ma l’autosilo è stato costruito solo a metà, due piani anziché quattro come si prevedeva originariamente, e inoltre i parcheggi sotterranei si sono dimostrati poco attraenti, circondati come sono da vie strette e scomode, tanto che il Comune ha dovuto modificare la viabilità. Spesso infatti il secondo piano dell’autosilo è mezzo vuoto. Di conseguenza il Comune deve garantire al gestore, secondo gli accordi, gli incassi preventivati e necessari a pagare l’opera. In aprile Luigi Amore, consigliere della lista Obiettivo Cremona con Perri, durante una riunione della commissione bilancio, ha lanciato l’allarme: quanto costa la convenzione nel 2015, dopo che il Comune aveva già versato un milione per compensare Saba dei mancati guadagni? Ecco un altro milione che se ne va, in nome della centralità di piazza Marconi dove la giunta Bodini ha voluto ristrutturare l’ex Palazzo dell’Arte per farne il Museo del violino, destinato a diventare fulcro delle politiche culturali del Comune assieme al privato. Saba però ha diritto di chiedere ciò che le spetta, e ha cominciato a farsi dare dall’amministrazione un numero di posti di parcheggio equivalente ai due piani dell’autosilo mai costruiti a causa del ritrovamento della domus aurea e altri reperti dell’antico insediamento romano, all’epoca in riva al Po. L’assessore alla viabilità Alessia Manfredini, assieme ai tecnici del Comune, cerca da tempo di rivedere l’accordo con Saba Italia, che però sinora ha risposto picche. Manfredini incolpa la giunta Perri che ha “peggiorato la situazione”, cedendo i parcheggi migliori a Saba con una delibera di giunta del luglio 2013, e sottraendoli all’indebitata Aem. Saba aveva già 248 posti di parcheggio: Perri ne ha dati altri 135 per ottenere la riduzione della tariffa da due euro all’ora a 1,50. In tutto, quindi, oltre ai 248 posti dell’autosilo (metà di quanti ne erano previsti), altri 58 stalli blu di Saba si trovano in corso Vittorio Emanuele II, 13 sono in via Cadore, 105 in via Bissolati e 41 in piazza Lodi, oltre a quelli ai lati di piazza Marconi e davanti a San Vitale. In tutto Saba possiede 538 stalli blu, più di un quarto dei parcheggi a pagamento cittadini: Aem ne ha solo 1.783. Di questo passo il Comune rischia di versare 10 milioni in trent’anni a Saba, dato che ogni tre anni deve far quadrare i conti dell’autosilo. Così, il project financing finisce per far pagare gran parte dell’opera pubblica al Comune anziché al privato, com’era invece stato promesso. In definitiva, si paga quanto un mutuo.
Paolo Zignani