Brescia. Continua a far discutere la gestione dell’acqua che, dallo scorso giugno, a Brescia vede in campo la nuova società “Acque bresciane”, pubblica al 53 per cento: ci sarebbero infatti 38mila residenti della Valcamonica non a norma di legge perché privi di contatore. I comuni, per adeguarsi, con il nuovo anno, dovrebbero spendere milioni di euro. E scoppiano le polemiche. Dunque, per capire la situazione legata alle gestione di questo bene comune che continua a far discutere, abbiamo raggiunto telefonicamente Cesare Giovanardi dell’Associazione I soldi di tutti.