Cremona. Ci sono grandi mucchi di rifiuti che da cinquant’anni rimangono dove sono, in riva a due fiumi come l’Adda e il Serio, e che nessuno ha ancora bonificato. Sono le discariche Piacentini di Sergnano e Amsa a Rivolta, in località Zita, cancellate dalle mappe regionali anche se si trovano in zone a rischio alluvionale, peraltro a massima frequenza e nella vicinanza di imprese e centri abitati. Due consiglieri comunali delle minoranze ambientaliste, Gualtiero Debernardi e Enrico Duranti, hanno firmato un esposto rivolto alla Regione, al prefetto di Cremona e al presidente della Provincia, oltre che ai rispettivi sindaci, ai ministeri degli Interni e dell’ambiente e ai carabinieri del Noe di Brescia, per unire azioni di lotta parallele che durano da decenni, inserire quelle discariche sulle mappe dalle quali sono state cancellate e prendere provvedimenti a tutela del rischio di inondazione. La discarica Zita era stata autorizzata nel 1966 con una convenzione tra il Comune di Rivolta, il Servizio immondizie domestiche del Comune di Milano e la società immobiliare Zita ed è stata esaurita dopo 10 anni su una lunghezza di 1.300 metri e una larghezza di 300. Nel 1990 la Regione ha versato un contributo di un miliardo e mezzo di lire al Comune rivierasco per una bonifica mai eseguita, mentre si notavano incendi e in seguito anche cedimenti strutturali e fuoruscita di rifiuti dal terreno. Infatti il Comune di Rivolta nel 2015 si è attivato per la messa in sicurezza, che appunto Debernardi vorrebbe completare considerando anche il rischio alluvionale. Rifiuti di ogni genere anche a Sergnano, dato che l’autorizzazione era stata concessa quando le politiche ambientali erano ancora molto lontane. Il Piano di governo del territorio di Sergnano prevede, nelle Norme geologiche di piano, la bonifica della discarica Piacentini in località Mirabello, su progetto della proprietà, anche in questo caso privata, oppure d’ufficio da parte del Comune. A Sergnano poi l’ammasso di rifiuti, protetto da un cancello, si trova accanto al pozzo 44 dello stoccaggio di metano Stogit. I costi della bonifica non sembrano elevati, eppure non se ne parla, nemmeno se a Sergnano l’amministrazione comunale ha messo in programma da anni un parco relax, che non è mai stato realizzato, malgrado l’attrattività della zona. Accanto alla discarica Piacentini passa infatti il percorso ciclopedonale che porta alla riserva naturale Palata Menasciutto, a propria volta all’interno del Parco del Serio.
Paolo Zignani