Piacenza: in arrivo il “Fondo Salvasfratti”

Dalla Regione Emilia Romagna sono in arrivo circa 60mila euro per aiutare chi, a Piacenza, non riesce a pagare l’affitto. La spesa rappresenta infatti una delle voci più importanti delle uscite domestiche e il non riuscire a farvi fronte è una difficoltà reale per molte famiglie. I motivi sono molteplici, dalla perdita del lavoro alla necessità di affrontare a spese impreviste per motivi di salute o familiari, il passo verso la morosità incolpevole è breve. Da tempo la questione è nota e viene affrontata con consapevolezza dalle istituzioni, che cercano di andare incontro alle situazioni di fragilità sociale diffusa. Così l’ultima delibera della Giunta Regionale Emilia Romagna ha deciso lo stanziamento di un milione e 200mila euro per la morosità incolpevole, destinati quindi a sanare la situazione di mancati pagamenti dovuti e quindi degli sfratti in essere per coloro che non riescono più a pagare l’affitto. Tale stanziamento va ad aggiungersi ai 14 milioni già destinati dal 2014 ad oggi, ed è ripartito sul territorio regionale, per 13 Comune e Unioni di Comuni, a seconda del numero degli sfratti e delle situazioni di emergenza abitativa di varia natura. Per Piacenza il fondo previsto è di 57 444 euro. Lo stanziamento viene da un fondo nazionale e verranno poi gestiti dai Comuni sulla base delle situazioni note e che rispondono ai requisiti fissati dalle amministrazioni. Il tetto massimo del “Fondo Salvasfratti” è di 12mila euro a famiglia e ad averne diritto sono i nuclei con cittadinanza italiana o di area Ue, in possesso di regolare permesso di soggiorno se extraeuropee, che abbiano un reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 26 mila euro. Devono aver ricevuto uno sfratto per morosità, ed essere residenti dell’alloggio da cui sono sfrattati da almeno un anno, in possesso di regolare contratto. Deve inoltre risultare che non possiedano abitazioni nella provincia. Invalidità, o la presenza di anziani ultrasettantenni o minorenni, o familiari a carico dei servizi sociali o delle Ausl sono criteri preferenziali per la selezione dei destinatari del contributo.