Sono scattate le manette per due cittadini albanesi di 34 e 35 anni, entrambi pregiudicati e colti in flagranza, per detenzione illegale di armi, ricettazione e spaccio di droga. L’attenzione dei carabinieri della compagnia di Cremona, agli ordini del maggiore Rocco Papaleo, da tempo era stata richiamata dai movimenti dei due pregiudicati nei pressi delle loro abitazioni, che si trovano nella zona di via Giuseppina, a Cremona, e a Sospiro, tant’è vero che sono stati spesso fermati e controllati assieme ad altri soggetti che fanno parte del mondo della malavita albanese e degli ambienti dediti alla prostituzione, sia in Emilia che in Lombardia. Entrambi detenevano, come hanno dimostrato le perquisizioni delle loro abitazioni, armi non catalogate e droga. In particolare il 35enne cremonese aveva in casa, nascosta all’interno della presa d’aria del bagno, dietro la lavatrice, una pistola Browing calibro 7,65, con cinque cartucce nel serbatoio, oltre a un chilo e 400 grammi di marijuana contenuti in parte in un sacchetto di cellophane e in parte in una tanica di plastica, trovata sotto il tavolo della cucina. L’arma, a sentire l’arrestato, serviva alla legittima difesa in determinati ambienti. La marijuana era miscelata con sostanze alcoliche per aumentarne l’effetto. Nella casa del complice 34enne, a Sospiro, i militari hanno invece trovato su un mobile del salotto un revolver non catalogato e due cartucce 9 x 17 in un cassetto della camera da letto, oltre a quattro involucri di cellophane, all’interno di ciascuno dei quali c’era un grammo di stupefacente, simile a cocaina, per un totale di 5 grammi, nascosti in un barattolo metallico che si trovava in cucina. L’uomo teneva in casa, nella camera da letto, anche un bilancino di precisione elettronico. La marijuana veniva coltivata nel solaio di casa, sul territorio di Cremona, con le indicazioni fornite da un manuale dettagliato, rinvenuto dai carabinieri nell’abitazione, che illustra le varie specie di piante e i modi più opportuni per coltivarla. C’erano inoltre diversi flaconi di concimi utilizzati per rendere le piante di marijuana più rigogliose. La miscela di alcol e droga, un tempo nota come Green Dragon, Dragone verde, ora ha preso il nome di Amnesia Haze, come l’ibrido della pianta di importazione olandese da cui è derivata. I carabinieri stanno conducendo degli accertamenti per individuare la destinazione degli stupefacenti e svelare l’effettivo giro di spaccio organizzato dai due, ora detenuti in carcere a disposizione del magistrato, considerate le frequentazioni presso le loro case e le loro compagnie.
