Trattativi per i rimborso alle parti civili al processo Ruby Ter

Sono in corso “trattative” tra i legali della senatrice di FI e stretta collaboratrice di Silvio Berlusconi, Mariarosaria Rossi, e quelli delle tre giovani parti civili nel processo milanese Ruby ter per arrivare a delle “transazioni” di risarcimento fuori dal procedimento. E’ quanto è emerso nell’udienza di oggi che è stata aggiornata al prossimo 14 novembre. Se le parti civili venissero risarcite potrebbero uscire dal processo. Oltre a Mariarosaria Rossi, sono imputati l’ex premier e altri 26 persone, tra cui anche Karima El Marhoug detta Ruby. Tra le parti covili Ambra Battilana, Chiara Danese e Imane Fadil. In prima battuta, il difensore del leader di FI, l’avvocato Federico Cecconi, aveva già fatto presente ai giudici la necessità di un rinvio del processo “con la sospensione dei termini di prescrizione” per attendere che al dibattimento principale – con al centro versamenti per milioni di euro alle ‘olgettine’ in cambio, secondo l’accusa, del silenzio o della reticenza sulle serate ad Arcore – venga riunito il filone ad agosto trasmesso da Torino a Milano e che vede imputati Berlusconi, sempre per corruzione in atti giudiziari, e Roberta Bonasia. Tranche per la quale i pm milanesi hanno già chiesto il rinvio a giudizio. Il pm Luca Gaglio ha spiegato che la difesa di Berlusconi si è anche impegnata a rinunciare all’udienza preliminare per riunire i due filoni in breve tempo e l’avvocato Cecconi ha confermato. I giudici, dunque, hanno disposto un altro rinvio, l’ennesimo degli ultimi mesi, per esigenze di “economia processuale” per riunire i due tronconi. Un rinvio, hanno precisato, anche “utile per le transazioni in corso, come annunciate, per il risarcimento delle parti civili”, ossia le testimoni chiave dell’accusa. Fuori dall’aula Imane Fadil ha spiegato ai cronisti di attendere giustizia, in una vicenda processuale che caratterizzata da lungaggini: il processo Ruby ter, infatti, mai di fatto partito è stato rinviato per mesi. Bisognerà valutare il risarcimento proposto per la modella e le altre due ragazze parti civili, Ambra Battilana e Chiara Danese. Al momento ai legali (tra le parti civili anche l’Avvocatura dello Stato per la Presidenza del Consiglio) non sarebbe stata formulata alcuna offerta scritta e si sarebbe iniziato a discutere di transazioni da alcune decine di migliaia di euro per ogni parte civile. Se le parti civili accettassero, Rossi avrebbe un’attenuante di un terzo sulla pena in caso di condanna. Le ragazze, poi, potrebbero anche ritirare la costituzione di parte nei confronti degli altri imputati, Berlusconi compreso.