Cremona: Arvedi, nuovi capannoni e rumori

Cremona Prosegue ancora, apparentemente senza trovare limiti, l’espansione del gruppo Arvedi, sulla quale il comitato di quartiere di Cavatigozzi attende ancora spiegazioni dal Comune. L’anno 2019 è iniziato, fra l’altro, con l’incasso, da parte dell’amministrazione, di 109mila euro di monetizzazione, secondo la proposta dell’amministratore del tubificio Pierluigi Pegorari, in linea con il permesso di costruire accordato e firmato il 24 dicembre scorso. Il tubificio avrebbe dovuto cedere al Comune una parte delle aree, pari a 1.847 metri quadrati, per opere di urbanizzazione primaria e invece ha potuto monetizzare. Un’altra costruzione è in corso dietro l’ex Casaitalia, nella frazione di Sesto Baracchino, che sorge però su territorio di Spinadesco, ed è sempre Arvedi ad aver aperto l’altro cantiere, in via Milano a Spinadesco, che consentirà l’apertura di una nuova cava di sabbia e ghiaia. Sugli Spiaggioni di Spinadesco, sito di interesse comunitario, l’amministrazione provinciale deve valutare l’incidenza delle nuove costruzioni. E l’ufficio Ambiente e territorio il 19 dicembre ha detto sì al progetto inviato dal tubificio Arvedi. Lo scopo dei lavori è un nuovo capannone industriale per la lavorazione dei tubi, con un forno. L’area di estende su oltre 9mila metri quadrati, compresi i 4.300 metri quadrati di piazzali e viabilità. L’altezza massima sarà 15 metri e 10 centimetri. Ci sarà consumo di suolo, per circa 13.500 metri quadrati, di cui fa parte un terreno già destinato a piazzale sin dal 2008. Il settore Ambiente di corso Vittorio Emanuele 17 ha dato al tubificio alcuni obblighi a tutela della flora e della fauna, per evitare ad esempio che intense luci notturne disturbino gli animali, perciò l’opera si farà. Poche risposte arrivano ai cittadini da parte dei Comuni, mentre continuano le segnalazioni per i rumori molesti. Nella notte fra domenica e lunedì, ad esempio, si è dormito male a Cavatigozzi per i boati che si udivano, sommati al rumore di fondo proveniente dalla zona del canale, dove si trova l’acciaieria Arvedi.

Paolo Zignani