Tra il pubblico, qualcuno ha appena notato che “quelli della Lega appaiono sempre contrariati, anche adesso che hanno molti motivi per sorridere”, che subito Fabio Grassani, commissario provinciale del Carroccio, inizia la conferenza stampa per smentire le voci che da settimane circolano sulle testate locali. Nel cortile del museo del violino ci sono tutti i leader delle forze politiche del centrodestra, per affermare che non ci sono divisioni: Carlo Malvezzi è il candidato sindaco di tutti, Alessandro Zagni compreso, e tutti sono d’accordo con le priorità indicate dalla Lega nel contratto, anche perché fanno parte del programma del centrodestra. Nemmeno si sarebbe parlato delle poltrone di assessore e del peso delle sei o forse sette liste che comporranno la coalizione, per concentrarsi invece sui pilastri del programma. L’accordo, anzi, è già stato firmato a livello provinciale mesi e ora a Cremona si stanno scrivendo solo i dettagli del programma. La Lega in particolare insiste sulla sicurezza, il decoro del centro storico, la tutela della famiglia, da intendere “in senso tradizionale”, e il rilancio economico, puntando, per cominciare, sul turismo. Per tutti l’obiettivo principale è comunque sottrarre Cremona al declino inarrestabile cui la sta condannando il centrosinistra di Galimberti. Forza Italia, in assenza di Massimiliano Salini, viene rappresentata da Gabriele Gallina che vede la città in grado di diventare polo attrattivo per le imprese. Zagni e Malvezzi si promuovono a vicenda, applauditi per la concordia dimostrata. Zagni alza la bandiera della partita Iva: l’esperienza personale aiuterà a capire meglio le imprese, Malvezzi promette impegno per dare lavoro ai giovani, anche attraverso l’aiuto dell’associazionismo, in modo che per i cremonesi sia possibile sposarsi e formare una famiglia. Gli immigrati, in questo quadro regolato dal decreto sicurezza di Salvini, dovranno integrarsi, senza passare il tempo nei centri d’accoglienza, per usare le parole di Zagni, a “girare i pollici” o andare a “giocare nel centro scommesse” o “bighellonare”: svolgeranno semmai un’attività per restituire il favore ricevuto da chi li ha accolti, senza limitarsi a “tagliare l’erba un giorno al mese”.