I giudici oggi hanno confermato l’assoluzione decisa dal Tribunale per l’ex ad di Fiat Auto Paolo Cantarella, per l’ex presidente Fiat Giorgio Garuzzo, per l’ex presidente di Lancia Industriale Pietro Fusaro e per altri due ex ad di Alfa Romeo. Dunque, assoluzione per gli ex vertici di Fiat, Alfa Romeo e Lancia per il caso amianto. Le motivazioni della sentenza della quinta corte d’Appello di Milano, presieduta da Monica Fagnoni, saranno depositate entro 90 giorni. “Questa volta c’erano tutte le condizioni per arrivare a un verdetto di condanna. Ricorreremo in Cassazione, le cui ultime pronunce sono state a noi favorevoli”, ha commentato, dopo la lettura del dispositivo, l’avvocato Laura Mara, che assiste le parti civili Medicina Democratica e Associazione italiana esposti amianto. “Gli imputati hanno cercato tutti i pretesti per scaricare le loro responsabilità, pretesti che hanno preso la falsa sembianza di prove scientifiche”, ha aggiunto Fulvio Aurora di Medicina Democratica. Nel dibattimento si erano costituite parti civili anche la Regione Lombardia, il Comune di Arese e le famiglie di otto operai morti per l’esposizione all’amianto. Il sostituto pg aveva chiesto condanne per gli ex manager fino a 8 anni di reclusione: in particolare, aveva proposto 6 anni per l’ex ad di Fiat, 5 anni per l’ex presidente Fiat, 8 per l’ex presidente di Lancia e rispettivamente 5 e 8 anni per due ex ad di Alfa Romeo. Ora si attende il giudizio di terzo grado.