Truffe agli anziani, arresti anche a Milano

Ammonta a circa 200mila euro, tra gioielli e denaro, la refurtiva recuperata dai carabinieri in oltre 50 episodi di truffa ai danni di anziani avvenuti in gran parte del centro Italia e che ha portato a sgominare una banda criminale che operava a Milano con base a Napoli. L’operazione, che ha visto l’impiego di oltre 100 militari dei comandi di Siena, Napoli, Milano, Brescia, Rimini e Pistoia, ha portato a 12 provvedimenti cautelari. Uno dei malviventi è ancora latitante. Sette le misure cautelari in carcere, tre ai domiciliari e due obblighi di dimora. Nel corso dell’operazione sono stati effettuati altri sei arresti in flagranza. La banda offriva la vendita di pepite e lingotti d’oro, sostanzialmente falsi. La prima piccola pepita esibita al ‘Compro oro’ o al commerciante di preziosi risultava essere buona ma, una volta concordato il prezzo per la fornitura, venivano fornite partite di oggetti solo rivestiti d’oro, con una consistente quota interna in ferro o acciaio. Le indagini hanno preso spunto da alcuni episodi di raggiro avvenuti nel capoluogo senese nell’estate dello scorso anno. I criminali, spacciandosi per carabinieri o avvocati, raccontavano che un parente dell’anziano era coinvolto in un grave sinistro, che aveva ucciso una persona, rischiando di andare in carcere e che occorreva provvedere a pagare un primo risarcimento dei danni per evitare il carcere. Ottenuta la disponibilità delle vittime, la banda inviava un ‘corriere’ a casa degli anziani, per lo più donne, dove recuperava denaro, gioielli e qualunque valore fosse presente in casa. Una volta raccolto il bottino, rientrava a Napoli o raggiungeva Milano per piazzare la refurtiva a dei ricettatori. Ai trasfertisti veniva riconosciuta una quota per il lavoro svolto. La banda è accusata anche di aver realizzato truffe ad attività commerciali, alle quali veniva offerta la vendita di pepite e lingotti d’oro falsi.