Arrestati padre e figlio per furto di 8700 litri di benzina

Erano in due e arrivavano al distributore di benzina. Inserivano cinque o dieci euro e facevano rifornimento. Il carburante, però, lo mettevano in taniche portate da casa e sistemate nel bagagliaio perché i litri erogati erano molti di più di quelli pagati. Hanno così rubato in totale 8700 litri di benzina in 4 mesi, in due distributori nel Milanese, probabilmente per rivendere il carburante. Per questo i carabinieri della stazione Barona di Milano hanno arrestato lo scorso 18 luglio a Romentino (in provincia di Novara) padre e figlio, rispettivamente di 66 e 34 anni, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare. I due, tra l’8 gennaio e il 9 aprile dello scorso anno, hanno più volte raggiunto con una Opel Frontera il distributore di Segrate, in via Rivoltana e quello di Gaggiano, sulla Vigevanese, con diverse taniche che riuscivano a riempire di benzina con un escamotage: dopo aver inserito piccole somme di denaro per far partire il rifornimento, bloccavano le pompe con una calamita che continuava così a erogare carburante anche una volta raggiunto l’importo pagato. Dopo le denunce dei gestori i carabinieri sono riusciti a rintracciare padre e figlio che si trovano ora, rispettivamente, ai domiciliari e sottoposto ad obbligo dopo firma. Al colpo del 9 aprile, l’ultimo – quel giorno erano stati 300 litri rubati – aveva preso parte anche il figlio, che aveva seguito il papà “al lavoro”. A incastrare i due sono state le denunce dei gestori dei distributori, che si sono accorti degli incredibili ammanchi nei conti e che ancora oggi non sono neanche riusciti a quantificare il numero di furti che hanno subito.