Cremona: caldo, allarme ozono e un altro incendio

Un altro incendio ha colpito il territorio cremonese, di nuovo lungo la Codognese. Le fiamme hanno avvolto centinaia di rotoballe di fieno, presso la cascina Fieniletto di Acquanegra, dove sono accorsi i vigili del fuoco con due autobotti, un’autopompa e una squadra di nove persone impegnata probabilmente fino a stasera per la messa in sicurezza. Un’alta e densa colonna di fumo nero, sollevatasi attorno alle 10 ha preoccupato automobilisti e cittadini, alcuni dei quali hanno visto visto le fiamme propagarsi poco lontano da casa propria. Già due settimane fa, il 20 giugno, la Codognese era diventata pressoché impraticabile per le conseguenze di un incendio di sterpaglie nella zona del peduncolo di Spinadesco. Le elevate temperature continuano a contrassegnare l’estate, forse la più calda degli ultimi cento anni. Cremona ieri ha di nuovo superato la soglia d’allarme dell’ozono, con un massimo di 182 mg: il limite è 180. La temperatura massima, secondo le rilevazioni dell’Arpa, oggi pomeriggio ha oscillato fra i 36 e i 37 gradi. Spinadesco sta peggio, con 199 mg di ozono, Crema, come già l’altro ieri, è ancora più in difficoltà, con 204 e una media di 167 sulle otto ore. Le difficoltà si sommano: in alcuni supermercati è più difficile trovare la frutta, mentre la richiesta di acqua minerale e di gelati aumenta, e rispuntano i black-out, come stamattina nella zona di via Castelleone, a testimoniare l’incremento del consumo di energia. Di cambiamenti climatici si è discusso in consiglio regionale, dov’è stata bocciata dalla Lega una mozione del Pd. Bocciati anche gli emendamenti del M5S, che tendevano a rafforzarla. Marco Degli Angeli intanto definisce “disastro ambientale annunciato” l’autostrada per Mantova.