Cremona treni gratis per un mese? Che autogol

Cremona L’ultima proposta è del consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, che chiede alla Regione di imporre a Trenord di “dare gratuitamente ai pendolari l’abbonamento di settembre” per chiedere loro scusa. E’ così che il consigliere cremasco rilancia, dopo aver letto il comunicato del Pirellone che ha opposto un secco diniego alla volontà di Trenord di rincarare gli abbonamenti. Per Dario Balotta, l’esperto di trasporti di Europa Verde, però, questa richiesta è un autogol. Barattare un abbonamento mensile gratis con un la puntualità è sbagliato, perché non verrebbe individuata la responsabilità del gruppo dirigente di Trenord. Il principio dell’indennizzo resta sacrosanto, precisa Balotta, ma in Lombardia si coniuga con l’inefficienza dei trasporti su ferro e gomma. Facendo un paragone, nelle zone di Parigi e Londra il biglietto costa di più, per coprire il costo del servizio, ma consente agli utenti di pretendere il rispetto del contratto, e inoltre il servizio è capillare. Solo in Italia vige il sistema dei bonus, che da quando è stato introdotto ha visto peggiorare Trenord, e solo in Italia il biglietto copre solo il 40% dei costi, che per il resto sono pagati dalle accise sulla benzina e dai contribuenti onesti. La tariffa è bassa, senza però alcun effetto sociale, perché il servizio non è capillare e i disservizi sono troppi. C’è bisogno quindi di un profondo cambiamento all’interno di Trenord; invece dopo il mese gratis l’inefficienza continuerebbe. Saranno comunque i passeggeri della linea Brescia Piadena Parma ad aver diritto al bonus in settembre, in seguito ai ritardi del mese di aprile. Complessivamente le linee cremonese sono poco servite e arretrate, ferme ancora al binario unico, come cent’anni fa, e con meno convogli di quanti potrebbero riceverne. Le zone più popolose, come Novara o Brescia, hanno più corse. In proporzione, Cremona non ha però minori disservizi. E a Nord di Milano, dove circolano treni più nuovi rispetto al Sud Lombardia, i problemi sono gli stessi. E sono riconducibili alla gestione ordinaria.

Paolo Zignani