Il fiume Po si è gonfiato imperiosamente negli ultimi cinque giorni, salendo dalla secca di sabato mattina, meno 5 metri e 59 centimetri sotto lo zero idrometrico, ai 91 centimetri sopra lo zero di stamattina, rilevati presso il ponte di ferro che conduce a Castelvetro Piacentino. La crescita impetuosa del livello, ben sei metri e mezzo in più, conferma il carattere imprevedibile del grande fiume, che subisce gli effetti dei temporali improvvisi legati al cambiamento climatico, e che torna a preoccupare, per l’approssimarsi del mese di novembre, storicamente segnato dalle piene. L’Aipo d’altra parte oggi ha fatto sapere che i livelli del Po sono previsti in crescita nel tratto piemontese a partire sin dalle prime ore di domani. Sarà raggiunta, in Piemonte, la soglia 1 di pericolosità (colore giallo) e forse anche la seconda soglia (colore arancione). Se sarà raggiunta la seconda soglia critica a Cremona, a 3 metri e 20 sopra lo zero idrometrico, il livello sarà lontano dalle grandi piene storiche ma comunque pericoloso. L’anno scorso infatti, in novembre, la crescita del grande fiume ha causato il cedimento della sponda fra le colonie padane e la Mac, dove si trova un anfiteatro di rara bellezza. Una porzione di terreno ha ceduto, costringendo vigili del fuoco, protezione civile e Comune a seguire gli sviluppi ora per ora. Il Comune aveva provveduto a chiudere al traffico l’alzaia che conduce alle canottieri, mentre in prossimità del ponte di ferro gli ingressi di altre canottieri sono stati allagati. Le previsioni meteo di Arpa Lombardia parlano per domani di piogge e temporali, condizionate dallo spostamento verso il mar Mediterraneo di un’area di depressione situata sulla Spagna. Qualche preoccupazione ha destato, soprattutto ieri, il transito di detriti che si teme possano accumularsi pericolosamente vicino al ponte di ferro, come già accaduto in passato.