Oggi giorno del funerale di Leonardo, il bimbo di 6 anni morto martedì dopo essere precipitato venerdì scorso nella tromba delle scale della scuola elementare Giovanni Battista Pirelli che frequentava. In commosso silenzio, famigliari, amici, qualche bambino appena uscito di scuola, silenzio rotto solo da un anziano che ha urlato due volte “delinquenti!”, prima di rivolgere un bacio al piccolo feretro bianco coperto da rose. All’ingresso della chiesa sono state posate varie corone di fiori, una da parte dei compagni e dei genitori della prima C, la sua classe. Sul fronte delle indagini per accertare le responsabilità nella tragedia, è atteso per la prossima settimana in Procura il deposito delle prime relazioni dettagliate degli investigatori sul tragico incidente in cui ha perso la vita il bimbo, facendo un volo di oltre 11 metri dalla tromba delle scale. Il pm Letizia Mocciaro, che con il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano coordina l’inchiesta, ancora a carico di ignoti, per omicidio colposo, ha delegato i carabinieri per ulteriori accertamenti con lo scopo di avere un quadro più chiaro di quanto è accaduto e per individuare eventuali responsabilità legate in particolare all’omessa vigilanza di coloro che, come docenti e collaboratori scolastici, all’interno dell’istituto di via Goffredo da Bussero sono incaricati di sorvegliare gli alunni. Le indagini, inoltre, non tralasciano nemmeno gli aspetti che riguardano la sicurezza. Agli inquirenti, tra l’altro, dovrebbe essere depositata anche la relazione di Ats (l’ex Asl) e probabilmente i verbali completi delle persone finora ascoltate. Persone che, se il pm lo riterrà opportuno, convocherà per approfondimenti. Non si quando di preciso nella settimana prossima il pubblico ministero effettuerà il sopralluogo nella scuola. “Sono davvero affranta, dispiaciuta” è quello che ha confessato agli organi di stampa una delle due insegnati della prima elementare Pirelli di Milano. Nel giorno del funerale del piccolo la maestra, insegnante di sostegno, si è chiusa nel suo dolore dopo aver fatto ritorno a Salerno, tra le braccia dei suoi familiari, e dallo studio del suo avvocato Michele Sarno ha spiegato di averlo fatto per “raccogliere le forze necessarie a superare il terribile momento”.