Milano La quindicesima prova discografica di Biagio Antonacci è in perfetto equilibrio tra leggerezza e impegno con sonorità nuove senza tradire il passato. “Chiaramente visibili dallo spazio” è stato anticipato dall’uscita del brano “Ci siamo capiti male”.”Il limite più grosso dell’uomo è la distanza, in questo caso guardandomi dall’alto capisco che le cose che brillano lo fanno davvero. E se una cosa brilla davvero perchè è distante vuol dire che questa cosa è meravigliosa”.Un album maturo e profondo, nato dalla voglia di raccontarsi con l’aiuto di un folto gruppo di musicisti e di collaboratori. “L’ispirazione è stata quella di un uomo che ha vissuto una vita ascoltando molto gli altri, ho letto pochi libri ma ho letto nella testa delle persone, per questo ci sarebbero 80mila libri da scrivere perchè la vita degli altri è sempre più interessante della propria. Quindi c’è la curiosità di un uomo che cerca di fare qualcosa con la curiosità di quando aveva 20 anni, che non si è ancora stancato di sorprendersi”.