Cremona. Mentre infuriavano le proteste di cittadini e associazioni per il taglio degli alberi di via Sesto, all’incrocio con via degli Artigiani, il Comune già aveva incamerato, il 22 ottobre, la caparra di 44.640 euro versata dalla ditta metalmeccanica che ha ottenuto il diritto di espandere su prato verde il proprio capannone. Il valore complessivo è di 297.600 euro. Il dirigente Marco Masserdotti, durante l’ultima riunione della commissione territorio, ha poi spiegato che la caparra non implica affatto il cambio di destinazione del terreno, da servizi a industriale, previsto da una variante puntuale al piano di governo del territorio. Le controdeduzioni dello stesso Masserdotti alle osservazioni del circolo VedoVerde di Legambiente sono state approvate dal consiglio comunale di lunedì, quindi, implacabilmente, la macchina comunale non ha perso tempo e l’aggiudicazione del terreno è diventata definitiva ieri, con una determina del dirigente del settore Patrimonio Lamberto Ghilardi. La ditta Fvr ora ha la proprietà del terreno. Le proteste delle associazioni, ma anche di parte della maggioranza, hanno riguardato il metodo seguito: anche alcuni consiglieri comunali, come Santo Canale, hanno chiesto al vicesindaco Andrea Virgilio di recuperare il rapporto con le associazioni. E invece il divario tra la maggioranza di centrosinistra e le associazioni aumenta, tanto più a proposito del parco fotovoltaico di via Zocco. Il consigliere della lista Energia civile in Comune Lapo Pasquetti, con un post su Facebook, ha affermato che si tratta di un “buon progetto”, perché i pannelli saranno collocati a un’altezza da uno a due metri, quindi la luce del sole continuerà a filtrare a terra. La ditta privata pagherà il doppio di quanto versa oggi l’azienda agricola affittuaria della Fondazione Città di Cremona, i cui utili saranno a beneficio della casa di riposo Cremona Solidale. Le proteste riguardano quei 150mila metri quadrati di terreno agricolo sui quali non si potrà più coltivare nulla. Il sindaco Gianluca Galimberti ha d’altra parte deluso le associazioni, nel consiglio comunale di lunedì, quando ha definito l’autostrada Cremona-Mantova “senza alternative”, proponendola come fattore indispensabile per l’aumento del Pil, un indicatore da più parti considerato vecchio e superato.
Paolo Zignani