Mentre dilagano le polemiche sul progetto del parco fotovoltaico sul tavolo della Fondazione città di Cremona, il sindaco Gianluca Galimberti ha provveduto a nominare i componenti del consiglio d’amministrazione. Rimangono al proprio posto la presidente Uliana Gàroli, da dieci anni in Piazza Giovanni XXIII, con i consiglieri Giancarlo Bosio, primario di Pneumologia, Fiorenzo Bassi, ingegnere Aem, e Paola Romagnoli, insegnante. La novità è Roberto Galletti, già segretario cittadino del Pd, che subentra a Gian Carlo Storti, ex vicepresidente della Fondazione, che, opponendosi al progetto del parco fotovoltaico per l’eccesso di consumo di suolo, 150mila metri quadrati, ha preferito lasciare la carica. Nel comunicato di stamattina il sindaco, oltre a ringraziare il cda uscente per il lavoro svolto, evita l’argomento più spinoso e insiste sull’importanza del “sistema del welfare cittadino che va continuamente implementato e sostenuto”. Cremona nel 2004 creò la fondazione città di Cremona e l’azienda speciale Cremona Solidale con ruoli diversi: la fondazione è una patrimoniale con il compito di procacciare ricavi da investire nella casa di risposo, già allora in difficoltà, come tutti gli ospizi, per la carenza di contributi pubblici. Negli ultimi giorni gli Stati generali dell’ambiente, dopo lo stesso Gian Carlo Storti, il M5S e persino Forza Italia, che scopre una propria anima ambientalista, hanno criticato la disinvoltura con cui la fondazione presieduta da Uliana Gàroli affronta la questione del consumo di suolo, per i 150mila metri quadrati di terreno agricolo classificato come strategico e di valore ecologico che verranno ricoperti dai pannelli fotovoltaici, seppure a un’altezza da uno a due metri da terra. La riconfermata presidente, sottolineando che le risorse non bastano, nemmeno dopo alcune donazioni, sostiene che il progetto è di indubbio interesse per l’energia pulita e per il vantaggio che ne riceverebbe la casa di riposo. Le proteste però crescono ancora. L’architetto Massimo Terzi, presidente della commissione Paesaggio del Comune, in una lunga intervista a “Cremona Welfare” invita l’amministrazione municipale a valutare la possibilità di realizzare il parco fotovoltaico in un’area da riconvertire, oppure realizzarlo di fronte alla casa di riposo, che in passato si è voluta lasciare accanto al terreno agricolo, secondo la tradizione.
Paolo Zignani