Case popolari: 2.550 da assegnare nel 2020

L’offerta abitativa pubblica a Milano, nel corso del 2020, sarà pari a 2550 alloggi: 1.416 saranno quelli popolari messi a disposizione dal Comune e 1.134 quelli di proprietà dell’Aler. Sono i numeri approvati dalla Giunta comunale e indicati dal Piano annuale dell’offerta dei Servizi abitativi pubblici. Ora, lo stesso piano dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale. Vista la grande necessità di abitazioni e vista la situazione in cui versano tanti edifici abbandonati oppure occupati abusivamente, si è reso necessario, da parte delle istituzioni, prestare grande attenzione alla causa, anche in termini economici. Questo ha fatto sì che raddoppiasse la disponibilità degli alloggi rispetto agli ultimi anni, invertendo il trend che stava ormai mettendo in difficoltà un numero tropo alto di famiglie. Dunque, 120 milioni di euro in tre anni dovranno andare a rispondere alle esigenze di chi insegue da anni quattro mura per sé e per i propri cari, burocrazia permettendo. Ora, infatti, dopo che il primo bando aperto con i nuovi criteri ha raccolto circa 10 mila domande, queste richieste andranno verificate dagli uffici, con la speranza che il modello regionale non rappresenti un ostacolo, peggiorando la situazione di chi già si trova in grosse difficoltà. In base ai numeri, dei 2.550 alloggi previsti dal Piano annuale, il 20% sarà riservato ai nuclei familiari che si trovano in condizioni di indigenza (con Isee non superiore ai 3 mila euro) e un altro 10% sarà dedicato ai familiari delle forze dell’ordine. Ora c’è però una categoria in più a cui dare priorità con gli alloggi: si tratta di nuclei familiari in uscita da strutture di protezione sociale o da strutture di reclusione.  Il piano, inoltre, conteggia anche il numero degli alloggi da destinare ai Servizi abitativi transitori: si tratta sempre di unità abitative a cui può accedere chi è in possesso degli stessi requisiti richiesti per le case popolari. Il contratto può durare al massimo un anno, rinnovabile solo una volta per un altro anno. I destinatari sono in particolare nuclei familiari sfrattati o il cui appartamento è stato pignorato.