Cremona, I comitati di quartiere tornano nel limbo

Che fine abbiano fatto i comitati di quartiere lo ha chiesto Maria Vittoria Ceraso dai banchi della minoranza del centrodestra, nelle ultime riunioni della commissione bilancio e del consiglio comunale. Di loro infatti non s’è quasi più parlato. Il comitato di via Giordano, poi, è già scaduto, dopo i quattro anni di mandato, e altri quattro o cinque comitati su 16 si avvicinano alla scadenza. A fine anno, come fa sapere l’assessore Rodolfo Bona, si terranno comunque le elezioni per il rinnovo di tutti i comitati. Nel frattempo, in via Giordano la presidente Maria Cristina Arata rimarrà in carica per svolgere la propria attività. In diversi quartieri si percepisce inquietudine per le risposte che, da parte della giunta, tardano. Ad esempio il Maristella chiede all’amministrazione di porre fine al caos dei parcheggi accanto alla sede della società sportiva Sported Maris, e da molto tempo attende soluzioni per una viabilità migliore, in particolare grazie a una nuova rotatoria mai realizzata. Che ci sia insoddisfazione all’interno dei comitati, per l’assessore Bona è certo e dipende dal ruolo che dieci anni fa hanno ricevuto dal Comune, quando sono stati creati: non hanno responsabilità, possono segnalare ma non incidere. Il Comune intende rafforzare il loro ruolo grazie al regolamento dei beni comuni, che permette a cittadini, associazioni e comitati di prendersi cura di un bene comune, come ad esempio un’aiuola, un parco o un edificio. L’ultima festa di Porta Po è un esempio di questo tipo di collaborazione tra il quartiere e le associazioni. Nemmeno questo però è soddisfacente, per i cittadini che nei comitati intendono svolgere un ruolo più attivo nella pianificazione urbanistica, dei servizi pubblici e della mobilità, come prevede il regolamento comunale

Paolo Zignani