Writer Wca: associazione a delinquere per 11

Associazione per delinquere, finalizzata ad una serie di reati, tra cui il danneggiamento e l’imbrattamento soprattutto di treni della metropolitana milanese: con queste accuse la Procura di Milano formulerà la richiesta di processo  per 11 giovani appartenenti alla ‘crew’ Wca (ossia ‘We can all’), uno dei più noti gruppi organizzati di “writing vandalico”, le cosiddette ‘tag’ tracciate con bombolette spray, che ha operato, secondo le indagini, dal 2001 fino ad almeno al 2016 a livello locale ma anche in altre Regioni e a livello internazionale. Il gip Guido Salvini ha respinto una richiesta di archiviazione (accolta solo per 5 posizioni), ordinando l’imputazione coatta per quella che ha definito “una struttura organizzativa caratterizzata” da “suddivisione gerarchica e ripartizione dei ruoli”. Agli atti, un’informativa della Polizia locale con fotografie e filmati delle azioni dei ‘writers’ che riprendevano i blitz. La relazione degli investigatori, di oltre 120 pagine, contiene immagini, filmati e anche le chat scovate nei telefoni degli indagati in seguito alle perquisizioni nel maggio 2016, che dimostrano come le azioni del gruppo fossero studiate e successivamente concretizzate per ottenere il massimo risultato nel minor tempo possibile. Obbiettivo era “ottenere il massimo della visibilità, firmando i muri delle città e le carrozze delle linee ferroviarie e metropolitane in modo che chiunque possa leggere e vedere le tag ed i ‘pezzi’ realizzati” dalla crew. A Milano, infatti, scrive il gip, l’obiettivo principale dell’associazione per delinquere “era la Linea verde della Metropolitana milanese colpita sia con azioni di ‘Back Jump’, cioè con azioni improvvise durante la fermata di un convoglio, sia quando i convogli si trovavano fuori servizio su binari morti. Le maxi ‘tag’ sui treni recitano “war contro Atm”, ossia l’Azienda dei trasporti milanesi, parte offesa nel procedimento, assieme a Ferrovie Nord, Ferrovie dello Stato e al Comune di Milano. Gli indagati inoltre si servivano del web per raggiungere non solo gli occhi degli ignari utenti ma anche quelli di coloro che nel mondo del writing frequentano i vari social network. Avevano realizzato anche un dvd sulle loro ‘imprese’ e lo vendevano in rete.