Piacenza. Spesso le strade su cui si consuma il maggior numero di incidenti sono quelle a maggior percorrenza e, nello specifico, a Piacenza le arterie finite sotto la lente sono la via Emilia Parmense, che ha anche il numero più alto di scontri rilevati, 50; la tangenziale sud, la via Emilia Pavese, strada Farnesiana, via Manfredi e via Colombo. Ma, secondo i vertici della Municipale piacentina, “Non esistono strade pericolose, esistono comportamenti pericolosi”. In termini numerici: il totale di incidenti tra veicoli in marcia, sempre nel 2019, è stato di 1161; quello di veicoli in marcia che urtano un altro veicolo fermo o un ostacolo 232; gli investimenti di pedoni sono stati 121; gli incidenti senza coinvolgimento di altri mezzi sono stati 20. Inoltre, sempre secondo i rilevamenti, il rapporto tra incidenti con feriti e quelli senza è di 1 a 1. Alla luce di questi numeri, diventa quindi sempre importante ricordare le regole base da osservare, perché chi guida, sembra scontato ma non lo è, deve pensare solo a guidare. Le distrazioni al volante non sono ammesse: bastano pochi secondi, ad esempio per guardare un messaggio sul cellulare, per percorrere decine di metri senza il controllo della situazione, rischiando di uscire di traiettoria. In pratica, andando a 30 km all’ora, in tre secondi si percorrono 25 metri, la lunghezza di un tir; ai 50 km/h se ne coprono 40, quasi come una piscina olimpionica, a 90 invece i metri percorsi in tre secondi sono 75. Da segnalare, però, tra le note positive, che i neopatentati piacentini sono molto attenti nell’osservare il divieto assoluto di assumere alcolici nei primi tre anni di patente; gli sforamenti al limite di 0,5 g/litro si registrano infatti tra chi ha la patente da più di tre anni.