Coronavirus, a Cremona 162 nuovi contagi

Cremona. Cresce ancora il dato dei contagiati in provincia di Cremona, che oggi fa segnare un + 162. E mentre l’ospedale da campo allestito grazie a Samaritan’s Purse davanti all’ospedale maggiore è già attivo con più di 10 pazienti seguiti, si allarga il fronte di chi chiede alla Regione di fare dietrofront e revocare la delibera che prevede il trasferimento di malati di Covid19 dagli ospedali alle case di riposo. Tra questi il consigliere regionale Matteo Piloni. Gli abitanti sono preoccupati infatti per la facilità e la pericolosità con cui il contagio si trasmette nelle case di riposo, 29 in provincia con più di 4mila posti letto e numerosi decessi negli ultimi giorni. Il personale sanitario non ha i dispositivi di protezione e si registrano numerosi contagi, quarantene e anche decessi. Anche il sindaco di Soresina Diego Vairani, positivo come la sua vice, ha scritto alla casa di riposo locale, la Zucchi Falcina, per chiedere informazioni sul rispetto del protocollo di sicurezza. Si fa dunque pressante da più parti la richiesta di fare tamponi al personale sanitario, per prevenire l’incremento del gran numero di contagiati, malati e deceduti.  Intanto sul territorio aumentano le iniziantive per produrre in proprio mascherine, come ha fatto il gruppo Verde Annicco che le distribuisce a domicilio ai concittadini: sono in stoffa, cucite a mano e valutate positivamente da un medico. Il coronavirus si è portato via ieri sera anche Andrea Micheli, ex presidente di Pizzighettone e Pergolettese. E’ morto ieri sera, dopo due settimane di terapia intensiva. Aveva 37 anni, compiuti proprio qualche giorno fa. Lavorava nell’azienda di famiglia, che si occupava di rottami. Oggi, invece, è scomparso anche di uno degli organizzatori della Fiera del Libro di Cremona: il libraio Ettore Spotti. Una buona notizia arriva dall’ospedale di Cremona: Laura (nome è di fantasia) si è risvegliata nella Terapia intensiva. E’ la prima volta che accade da 30 giorni. Laura non vede l’ora di tornare a casa. Per questo chiede a voi, che potete, di starci a casa. Per chi si è preso cura di Lei, il suo risveglio, è una gioia che allevia la fatica, restituisce senso alla cura e alimenta la speranza. E da domani, dall’ospedale di Cremona, scatterà un progetto unico in Italia: assistenza domiciliare per i pazienti oncologici positivi al coronavirus con l’obiettivo di tutelarli al massimo.