La Regione Lombardia sta recuperando posti in terapia intensiva da dedicare ai pazienti di Coronavirus: ieri erano 240 a cui se ne sono aggiunto una cinquantina messi a disposizione dalla sanità privata e oggi con il recupero anche dei blocchi di chirurgia si arriverà circa a 250: lo ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera. Già da San Raffaele e Policlinico San Donato tra ieri e oggi dovrebbero essersi resi disponibili oltre 100 posti di degenza per ospitare i pazienti risultati positivi all’infezione. I posti letto verranno incrementati a seconda delle esigenze. Agli ospedali privati con pronto soccorso e terapia intensiva la Regione ha chiesto di dare una determinata disponibilità, mentre le altre strutture prive di questi reparti devono rendersi comunque disponibili per sgravare gli ospedali pubblici dagli altri pazienti. In Lombardia sono circa 27 le strutture private dotate di pronto soccorso e terapia intensiva, e circa 380 i loro posti letto di terapia intensiva. L’assessore Gallera ha ribadito che il vero punto debole è la terapia intensiva e per questo ma Regione ha stanziato 40 milioni per l’acquisto di respiratori mobili. Intanto anche l’assessore Alessandro Mattinzoli è risultato positivo al Covid-19, facendo scattare il test per tutti gli assessori, come previsto dal dispositivo per contenere il virus. Tra le buone notizie, quella di due pazienti che erano stati contagiati dal coronavirus, provenienti dalla zona rossa della Lombardia, che sono stati dimessi dall’Ospedale Sacco di Milano. Sul fronte economico le imprese hanno chiesto che la zona rossa, alle prese con l’emergenza coronavirus, venga subito dichiarata Zona economica speciale (Zes). Commercianti, artigiani e tutte le attività produttive del Basso Lodigiano, in accordo con i sindaci di Codogno e Casalpusterlengo, hanno promosso l’iniziativa, e dicono “no all’elemosina di Stato e sì alle esenzioni fiscali e alle imposte”.