Piacenza: nuovi medici in servizio ma troppe aziende aperte

Piacenza. Da oggi, un piccolo gruppo di professionisti che ha risposto all’appello della Protezione Civile, ha preso servizio a Piacenza. Si tratta di sei medici, provenienti per lo più dalla Toscana e da Roma, che si sono resi disponibili a lavorare nei presidi più colpiti dal virus e sono stati inseriti all’interno delle equipe di Malattie infettive, Terapia intensiva e in uno dei reparti Covid dedicati, l’Emergenza sanitaria 2. Dagli ospedali l’emergenza e la paura si spostano anche nelle case. Il medico di famiglia è la figura essenziale di riferimento, in questo caso. Ecco quindi cosa fare in caso di febbre, che farmaci assumere e a chi rivolgersi. Sul fronte economico, i sindacati hanno incontrato in videoconferenza, su loro richiesta, il Prefetto Maurizio Falco.  Nel piacentino, sono ancora troppe, infatti, le aziende che continuano ad operare pur non svolgendo attività essenziali e di pubblico interesse e altre, pur essendo autorizzate a farlo non rispettano le disposizioni per la sicurezza dei propri lavoratori come il distanziamento sociale, utilizzo dpi, sanificazione previste dall’accordo nazionale del 14 marzo 2020 e dall’ordinanza regionale. Il Prefetto si è dichiarato disposto a collaborare nella massima trasparenza segnalando che il numero delle comunicazioni da vagliare, per verificare la sussistenza dei presupposti per la continuità operativa, ad oggi ha già superato il numero di mille. Per questo sarà costituito un gruppo di lavoro con dirigenti della prefettura, un rappresentante della guardia di finanza ed uno della camera di commercio, per valutare se esistono i presupposti per un’eventuale sospensione di alcune attività che non rispettano le disposizioni.