Mentre da Roma arriva una nuova fumata nera circa lo sblocco del cofinanziamento per bonificare i siti bresciani inquinati da rifiuti radioattivi, a Montirone cresce la preoccupazione e la voglia di chiarezza da parte del circolo di Legambiente “La Nostra Terra”. Sul comune della bassa bresciana sono due i pericoli. Il primo riguarda la presenza di scorie chiuse da oltre venti anni in due bidoni stoccati in un capannone della Metalli Capra, ora in fallimento. Nel Piano di Governo del Territorio di Montirone non c’è però traccia di questi problemi. La seconda spinosa questione riguarda la presenza di scorie radioattive nel sito dell’Alfa Acciai che, prima, era una fonderia.