Peculato, truffa ai danni di un ente pubblico, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, induzione a dare o ricevere utilità, gestione di rifiuti non autorizzata, furto e ricettazione. Sono i reati accertati dalla Guardia di Finanza di Pavia, nell’ambito delle indagini, che hanno portato, dalle prime luci dell’alba, a 6 arresti (uno in carcere e cinque ai domiciliari) e numerose perquisizioni nelle province di Pavia, Piacenza ed Alessandria. Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Voghera nell’ambito della raccolta e smaltimento dei rifiuti e dei rottami ferrosi, hanno portato in tutto a 15 indagati, fra dirigenti e funzionari della BRONI STRADELLA PUBBLICA SRL e imprenditori locali. Le attività investigative, durate circa due anni, hanno inizialmente coinvolto uno degli arrestati, 59enne responsabile del servizio di coordinamento del personale impiegato nella raccolta rifiuti della ditta che si trova attualmente in carcere, per assenteismo. Da qui sono state accertate condotte criminose lui e gli indagati che si sono appropriati di circa 150.000 kg di rottami ferrosi per poi cederli illegalmente ad un imprenditore del settore, poi arrestato. Falsificando i dati si creava un traffico illecito tra ditte autorizzate ad accedere alla piattaforma e imprenditori del settore. Anche il contratto di affidamento del servizio gestito dalla società a partecipazione pubblica favoriva gli imprenditori coinvolti nel giro.