Mantova Un cartello con la scritta “Ucciso dallo Stato” attira l’attenzione degli agenti della questura, che allontanano la persona che lo mostra. Un gesto emblematico nel giorno dell’estremo saluto al dottor Giuseppe De Donno, padre della plasmaferesi morto suicida lo scorso martedì. Un momento delicato quello dei funerali che si sono celebrati nella basilica di Sant’Andrea a Mantova, in cui i famigliari hanno chiesto il silenzio e il rispetto per un uomo la cui unica “mission” era salvare vite umane. Ma chi lo ha amato, stimato e conosciuto ha voluto comunque salire oggi sul sagrato della Chiesa per denunciare un sistema che potrebbe aver indotto il dottore a compiere il gesto estremo. Sarà la Magistratura a fare chiarezza sull’ipotesi di istigazione al suicidio. Intanto oggi sono in tanti che chiedono la verità, che ripercorrono con la mente quanto accaduto ad un medico che ha portato in luce una terapia che ha salvato vite, la stessa terapia che poi si è visto inspiegabilmente declassare dalla scienza e dalla medicina, nonostante i risultati conseguiti.