Un sondaggio pubblicato nel 2013 ha evidenziato che un americano su 3 sta eliminando il glutine dalla sua dieta. Siamo di fronte ad una delle ennesime mode alimentari? Purtroppo no, poiché molti studi stanno dimostrando che il glutine, complesso proteico contenuto in molti cereali tra cui: il frumento, il farro, l’orzo, la segale, il kamut può provocare numerosi diversi danni non solo alle persone celiache e/o intolleranti al glutine, ma anche in soggetti apparentemente sani.
Oltre alle pareti intestinali, il glutine può insidiare la salute del sistema immunitario, creare carenze nutrizionali, problemi digestivi, anemia, affaticamento, dolori alle articolazioni e aggravare le malattie autoimmuni.
I problemi più seri del danno da glutine sembrerebbero tuttavia manifestarsi in ambito neurologico: autismo e schizofrenia, e la stessa atassia cerebellare sembrano avere una relazione importante con l’assunzione quotidiana di glutine.
La scienza sta mettendo il glutine sotto investigazione e nel prossimo numero di Medicina Amica insieme all’ospiteremo il Dott. Paolo Giordo neurologo omeopata nutrizionista che ci spiegherà bene tutti gli aspetti di questo nemico silenzioso della salute.
Scrivi