La peste suina africana imperversa nel nostro Paese, dopo il ritrovamento di alcuni cinghiali deceduti in Liguria e Piemonte. La minaccia non riguarda l’uomo, per cui non esiste rischio di contagio, ma i tanti allevamenti di suini presenti sul territorio. In particolar e in Lombardia e nella provincia di Cremona tali realtà sono presenti in concentrazione molto importante, e se il virus dovesse arrivare provocherebbe danni immensi non solo per la moria di capi, ma anche a livello economico. Il governo ha cercato di intervenire con una ordinanza interministeriale che prevede il divieto di ogni attività venatoria salvo la caccia selettiva al cinghiale nella zona stabilita come infetta da Peste Suina Africana, ossia 114 Comuni di cui 78 in Piemonte e 36 in Liguria, dove la presenza di allevamenti è molto più contenuta. Sono altresì vietate la raccolta dei funghi e tartufi, la pesca, il trekking, il mountain bike e le altre attività di interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti.