Cominciamo questo viaggio della memoria per le antiche corti lombarde, il nostro passato ancora presente. Cominciano da Cascina Gatti piccolo borgo rurale di Sesto S. Giovanni, con la sua chiesa di S. Maria Nascente del 1901 Qui esisteva un “Castrum” Romano ossia un accampamento militare per il cambio di cavalli con alloggio e sosta. Poi andremo a Rovagnasco frazione di Linate che nel nome ricorda che un tempo c’erano tante coltivazioni di lino con il suo bellissimo fiore di color azzurro. Un tempo nelle corti vivevano molte famiglie, c’era grande solidarietà, tutto era prodotto internamente per vivere e non mancavano vari animali da cortile da galli, galline, oche, tacchini, mucche, cavalli e asini. Il nome di una cascina veniva data o dal nome del proprietario, o da una attività che si svolgeva al suo interno oppure da una sua particolarità. E naturalmente c’erano tanti bambini che giocavano con i giochi di un tempo come nascondino, bandiera, biglie, la lippa e tanti altri giochi di un tempo.
Vi parlerò del latte questo importante alimento antichissimo, si pensi a Zeus re degli Dei che venne allevato dalla capra Amaltea.
Poi ci sposteremo alla Cascina Gogna a Bussero lungo il corso della Martesana. L’etimologia del nome Bussero deriva dal latino “buxètum”, con significato di bosco di bossi arbusto sempreverde che un tempo era abbondante nella zona. Questa cascina sorse nel XVI secolo, composta da numerosi fabbricati, un abitazione signorile di campagna oggi in stato di abbandono, in attesa di essere ristrutturata. E infine andremo in una cascina di Villa Fornaci, il nome è dovuto al fatto che esistevano nella zona diverse fornaci per la produzione di mattoni e laterizi.