Cremona Passano gli anni ma la memoria resiste bene allo scorrere degli anni, e ormai è passato quasi un secolo: E’ il 1937, dai filmati dell’Istituto Luce il racconto della grande regata sul fiume Po a Cremona. In occasione del 50esimo anniversario di fondazione della Canottieri Baldesio, Roberto Farinacci portò sul Grande Fiume gli atleti cremonesi. Grandi manifestazioni tipiche del ventennio, l’ospite d’onore è Mussolini che durante la visita passò davanti a Nino Bolzoni, il campione dalla maglia Baldesio che con la sua barca vinse nel ’29 l’oro in Polonia. Son passati 88 anni ma il figlio Giorgio ricorda ancora il racconto del papà. Lungo la corrente del fiume, ieri come oggi gli atleti scendono in acqua con le loro barche passando dal pontile, una volta in legno, oggi tutto realizzato in metallo. Sullo sfondo il ponte già presente all’epoca e ricostruito nel 1948. Nino Bolzoni, il 7 luglio 1937 quel giorno era lì, a guardare gli atleti che come lui anni prima si preparavano per le grandi competizioni nazionali ed europee. Dalle vecchie immagini del ventennio gli edifici che ancora oggi si trovano in Bissolati, ripuliti da quei segni che richiamano l’epoca fascista. La premiazione degli atleti a pochi metri da quella che oggi è la sala di voga dedicata proprio a Nino Bolzoni. In canottieri rimangono ancora i segni del passato ma ripuliti dal dolore che portavano. Luoghi fatti rinascere per creare le nuove generazioni di atleti del presente, che proprio come Nino stanno scalando le vette più alte dello sport a livello mondiale.
Luca Marca