Peggiora la situazione dei cani in Romania

E’ passato quasi un anno dalla legge “ammazza randagi” approvata dal Parlamento rumeno il 10 settembre 2013. Ancora una volta l’Unione Europea si dimostra impotente nei confronti degli Stati membri che massacrano gli animali randagi e, purtroppo, lo sarà fino a quando non si doterà di una Direttiva sugli animali da affezione. La situazione è davvero fuori controllo: diversi documenti filmati dimostrano che le autorità rumene si stanno limitando ad eliminare in modo brutale i cani abbandonati e gli aspetti positivi della normativa, quale l’obbligo alla sterilizzazione degli animali con padrone e la loro registrazione all’anagrafe canina, vengono sistematicamente disattesi. Lo dimostrano video come quelli  girati nella struttura-lager di Bacau, nel Nord-Est del paese,  dove sono detenuti 2.000 cani che muoiono ogni giorno di inedia o di malattie, spesso agonizzando tra la sporcizia e le feci.   Bacau è solo un esempio di ciò sta accadendo nei canili pubblici romeni, come testimonia l’indagine svolta tra marzo e maggio 2014 dall’associazione Vier Pfoten. L’inchiesta ha portato alla luce la situazione scioccante in cui versano tutti i 43 canili pubblici rumeni valutati, con violazioni che vanno dall’assenza totale di servizi veterinari a condizioni di detenzione che implicano sofferenze inimmaginabili per i quadrupedi. Le prove raccolte dimostrano in maniera evidente che la Romania non è in grado di applicare la normativa vigente a causa delle gravi carenze strutturali e logistiche del sistema preposto alla gestione dei cani randagi. Pur non condividendo i contenuti della Legge 258/2013, l’associazione Save the Dogs chiede al Governo del Primo Ministro Victor Ponta di intervenire quanto prima attraverso gli organi competenti per sanare una situazione inaccettabile. Inutile ricordare che oltre alla sofferenza inflitta a decine di migliaia di animali, gli abusi documentati dalle associazioni danneggiano gravemente l’immagine internazionale della Romania.  La soluzione c’è ed è davanti ai nostri occhi: si chiama sterilizzazione… Perché per quanti cani riusciranno ad uccidere, ce ne saranno sempre alcuni che riusciranno a “sfuggire” al massacro e basterà anche solo una decina d’anni per tornare alla solita situazione.