Anche i volontari del Wwf e della Lipu sono scesi in campo per verificare gli effetti sulla fauna causati dallo sversamento di cherosene dall’oleodotto, nella zona tra Maccarese, Fregene e lungo il fiume Arrone, provocato da alcuni tentativi di furto. La situazione è davvero difficile, ci sono centinaia di uccelli acquatici morti, come anatre, garzette, cormorani, ma anche mammiferi come le nutrie. Un impatto devastante quello del carburante per aerei, per l’ecosistema del territorio della Riserva del Litorale Romano, e che ha riempito, da Palidoro a Fregene, la rete interna dei canali che irrigano i campi agricoli, che ospitano pesci, uccelli, e che confluiscono nell’Arrone e fino alla foce, al Villaggio dei pescatori di Fregene. Prosegue inoltre l’azione di bonifica e di assorbimento del carburante, attraverso panne galleggianti oleoassorbenti posizionate in diversi punti nei canali e alla foce dell’Arrone, mentre autobotti aspirano il cherosene dai canali. Sul posto tecnici dell’Eni, la polizia locale e la protezione civile che tiene in monitoraggio la zona colpita.