Enpa salva gufo intrappolato nella colla per topi

Gli operatori dell’ENPA di Milano hanno salvato un gufo rimasto incollato nella trappola per topi posizionata sopra la tettoia di un pergolato di una villetta di Segrate.L’intervento dei soccorritori non è stato semplice e, purtroppo, per poter liberare il piccolo rapace notturno è stato necessario tagliare alcune penne delle ali e piume della testa e del petto. Cercando di divincolarsi senza successo da quella trappola mortale, il gufo comune aveva probabilmente dato sfogo a tutte le sue energie, come dimostrato dalla scarsa reattività costatata dagli operatori intervenuti per liberarlo; molto probabilmente il rapace si trovava in quella situazione di grave disagio dalla notte precedente. Una volta trasferito presso la clinica ENPA di Milano i veterinari hanno subito provveduto a reidratarlo somministrando acqua e soluzione glucosata, per poi iniziare le complesse operazioni di ripulitura di penne e piume del gufo, imbrattate  dalla sostanza collosa, operazione che come si può vedere dalle immagini è stata effettuata utilizzando della farina che attaccandosi al collante impedisce che questo peggiori i danni già causati. Dopo circa un paio di ore il rapace notturno, nonostante la brutta avventura, è apparso subito più vivace, rispondendo molto bene agli stimoli. L’animale è stato trasferito presso il centro di recupero animali selvatici del WWF di Vanzago, dove sarà sottoposto a ulteriori “lavaggi” con specifici solventi. “ENPA richiede il divieto di commercializzazione di tutte le trappole a colla in quanto, oltre a essere un pericolo per la fauna selvatica, causano negli animali catturati una morte lenta e dolorosa che avviene per inedia” afferma il presidente di ENPA Milano Ermanno Giudici, sostenendo che “questo tipo di strumenti, purtroppo in libera vendita, rappresentano il modo più crudele in assoluto per combattere i topi, che ricordiamo essere mammiferi e quindi animali capaci di provare dolore ed emozioni e contro i quali l’uomo usa questi metodi di uccisione inumani e inaccettabili. Raccomandiamo alle persone di non usare queste trappole, anche per evitare che il loro gesto possa coinvolgerli in responsabilità di carattere penale, avendo causato un’ingiustificata e grave sofferenza”.