Nella mattinata di ieri, alcuni attivisti del Movimento Cani Sciolti si sono radunati a Milano in piazza Città di Lombardia per una azione non autorizzata. Si sono schierati con striscioni e cartelli per protestare in modo pacifico, ma energico e indignato, contro la legge anti nutrie approvata da Regione Lombardia che ne consente stragi con ogni mezzo: trappole, gas, armi da fuoco e addirittura fionde (ovvero armi da lancio individuali). Gli attivisti del movimento Cani Sciolti stanno dando voce agli animali vittime dell’uomo che, per lucro, ha iniziato a introdurle dal Sud America negli anni ’20 per farne pellicce, considerato che la nutria ha il pelo molto simile a quello del castoro. Negli anni ’80 a causa di un calo della domanda, gli allevatori iniziarono una continuativa e irresponsabile liberazione degli esemplari sul territorio, fino ad arrivare al sovrannumero odierno. Si calcolano infatti più di un milione di individui liberi soprattutto nei territori di Brescia, Cremona e Mantova. Gli attivisti chiedono che la natalità delle nutrie sia controllata con metodi incruenti alternativi all’abbattimento (controllo numerico) ricorrendo ad esempio a sterilizzazione, immunoconcezione, all’ingegneria naturalistica e di gestione ambientale.