Sudafrica, senza fine il massacro dei rinoceronti

Si aggrava sempre più il massacro dei rinoceronti in Sudafrica. Nel 2014 i bracconieri hanno sterminato 1.215 animali, secondo i dati del ministero dell’Ambiente oltre 200 in più rispetto ai 1.004 dell’anno precedente. Più di due terzi dei rinoceronti uccisi illegalmente, 827, erano all’interno del Parco nazionale Kruger. La drammatica escalation si spiega con la vendita a peso d’oro del corno dei rinoceronti in Asia, specialmente in Vietnam, molto richiesto dalla medicina tradizionale anche se è formato di sola cheratina, il principale costituente dello strato corneo dell’epidermide come, paradossalmente, le unghie umane. “Non bisogna dimenticare che l’uccisione illegale dei rinoceronti fa parte di un commercio illecito della fauna naturale che frutta diversi miliardi di dollari in tutto il mondo”, ha sottolineato il ministro dell’Ambiente sudafricano, Edna Molewa, nel corso di una conferenza stampa a Pretoria.Anche per questo, i record vengono tristemente battuti ogni anno, con progressione geometrica. Le statistiche mostrano che nel 2013 rinoceronti uccisi erano 1.004, contro i 668 del 2012, i 448 del 2011, i 333 del 2010, i 122 del 2009, gli 83 del 2008 e i 13 nel 2007. Senza tener conto del fatto che, secondo diversi analisti, le cifre sono da considerare approssimate per difetto.Il Sudafrica ospita circa l’80% dei 20.000 rinoceronti della popolazione mondiale complessiva.