Dura presa di posizione da parte di Greenpeace dopo la proposta presentata dalla Commissione europea per modificare le procedure autorizzative sulle importazioni di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) in Europa, giudicata perfettamente inutile, dato che lascia inalterato il problema di base: la Commissione può ancora autorizzare OGM (per alimenti e mangimi) anche quando la maggioranza dei governi nazionali, e il Parlamento Europeo, sono contrari. commenta Italia. “Se dovesse passare,” sostiene Federica Ferrario, responsabile della campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia, consentirebbe alla Commissione di continuare a ignorare la grande opposizione dei cittadini europei contro gli OGM, in barba alle promesse fatte dal presidente Juncker di consentire alla maggioranza degli Stati membri la facoltà di bloccare le decisioni della Commissione sugli OGM”, permettendo loro, di fatto, di decidere autonomamente se vietare le importazioni di determinati OGM nei loro territori. “La Commissione sta offrendo ai Paesi membri una falsa libertà di scelta, che non regge in nessun tribunale. Le regole del libero mercato in UE prevarrebbero sempre sulle scelte dei singoli Stati, in particolar modo se ai governi sarà negata la possibilità di giustificare i divieti adottati a livello nazionale per ragioni di carattere ambientale o sanitario”, aggiunge Ferrario. Secondo l’associazione ambientalista, negli ultimi mesi è aumentata la pressione delle aziende biotech e del governo degli Stati Uniti – in particolare nell’ambito delle trattative relative al TTIP – per aumentare e velocizzare il numero di autorizzazioni per importazioni e coltivazione di OGM in Europa. C’è quindi il sospetto che questa pressione stia dando i suoi frutti. Greenpeace ritiene quindi questo un ulteriore motivo per fermare il TTIP, fermando la petizione al seguente indirizzo: http://stop-ttip.greenpeace.it/