I coralli sono in pericolo. A causa del riscaldamento globale e dell’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera che sta facendo lievitare le temperature marine, crescono anche le epidemie di coralli, sempre più frequenti e più gravi. E’ quanto indica uno studio della Cornell University pubblicato su Nature Climate Change, che dipinge un futuro tutt’altro che roseo per le barriere coralline tropicali, mettendo a serio rischio la sopravvivenza di paradisi corallini come quelli delle Maldive, del Mar Rosso o dei Caraibi. Le barriere coralline supportano un quarto di tutta la vita marina ed è cruciale e fondamentale il loro conservamento per il mantenimento della biodiversità dei nostri oceani, nonché per il sostentamento di mezzo miliardo di persone. Inoltre i coralli sono importanti per l’economia globale: la National Oceanic and Atmospheric Administration degli Usa stima che il valore annuo dei sistemi delle barriere coralline mondiali è di circa 30 miliardi di dollari. Le temperature più alte, secondo questo studio, aumentano la suscettibilità dei coralli ad agenti patogeni che provocano malattie e aumentano anche la presenza e la virulenza degli stessi patogeni. I coralli sono sempre più a richio. Oltre al clima, infatti, soffrono i danni arrecati dall’uomo vicino alle scogliere come l’inquinamento, la pesca eccessiva e la sedimentazione causata dallo sviluppo costiero. Il mix esplosivo del clima e dell’attività umana stanno mettendo a serio repentaglio diverse aree, tra cui la Florida meridionale, i Caraibi meridionali e orientali, il Brasile, la provincia di Papua in Indonesia, le Filippine, il Giappone, l’India, le Maldive settentrionali, il Golfo Persico e il Mar Rosso.
