L’Unicef lancia l’allarme: un bambino su quattro è sfruttato nei paesi più poveri

Sono almeno 150 milioni i bambini tra i 5 e i 14 anni che vivono nei paesi in via di sviluppo costretti a lavorare. Nella Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, l’Unicef ricorda i numeri di un fenomeno ben lontano dall’essere sconfitto. Si parla di almeno un bambino su 4 sfruttato nei paesi più poveri, a cui viene rubata l’infanzia e che mette a rischio la sua salute e il suo sviluppo futuro. La più alta percentuale di bambini lavoratori si trova in Africa subsahariana (il 25% di quelli tra i 5 e i 14 anni). In Asia meridionale ci sono 77 milioni di bambini lavoratori, il 12% dei bambini nella stessa fascia di età svolge lavori potenzialmente dannosi. In Pakistan l’88% dei bambini tra i 7 e i 14 anni che non vanno a scuola, lavora; in Bangladesh sono il 48%, in India il 40% e in Sri Lanka il 10%. L’Unicef lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile con programmi di sensibilizzazione, prevenzione e reinserimento scolastico o lavorativo per bambini lavoratori, ex-bambini soldato e bambini di strada. (Immagini Afp)