Sono due le attiviste italiane di Sea Shepherd accusate di aver interferito, nelle isole Faroe, con il tradizionale “grindadrap”, la terribile mattanza di globicefali che si svolge ogni estate nell’arcipelago sotto la sovranità danese. Lo scorso 23 luglio è stata arrestata Marianna Baldo, mentre mercoledì scorso è stata fermata Alice Rusconi Bodin: entrambe sono accusate, con il team internazionale di Sea Shepherd, di aver tentato di impedire la caccia. Durante il grindadrap, i cetacei vengono costretti a spiaggiarsi dalle barche che creano un semicerchio verso la riva e poi sono uccisi a centinaia fino a che l’acqua della baia si colora completamente di rosso. La carne dei cetacei viene poi divisa tra gli abitanti. Gli attivisti al momento sono liberi (ma il passaporto è stato loro confiscato) in attesa dell’udienza che deciderà per le sanzioni amministrative o il carcere. Alice Rusconi Bodin, madre italiana e padre francese, è la coordinatrice di Sea Shepherd Italia per il Veneto e anche la scorsa estate ha partecipato alla campagna in difesa dei globicefali sull’arcipelago.
