In Italia “l’epidemia di obesità” sta assumendo dimensioni sempre più allarmanti, costa 22 miliardi di euro all’anno e i nostri piccoli detengono il ben poco invidiabile primato europeo per il peso in eccesso, ma la prevenzione è ancora l’arma più importante per invertire tale pericolosa tendenza. Per questo torna il 10 ottobre l’Obesity Day, la campagna di sensibilizzazione promossa dall’Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (Adi), con tante iniziative dal Nord al Sud del Paese. Che l’obesità sia ormai una vera e propria ‘miccia’ che mette a rischio, ogni anno di più, la salute delle popolazioni oltre che la tenuta dei sistemi sanitari, è confermato dai numeri: dai 18 anni in su, secondo le ultime stime, circa il 10% degli italiani è obeso ed il 36,1% è in sovrappeso. Quando si passa ai bambini, poi, la situazione diventa di emergenza: secondo i dati del progetto ministeriale ‘Okkio alla Salute’, che ha coinvolto oltre 46mila piccoli, il 22,2% è in sovrappeso e oltre il 10% obeso. E preoccupante è che l’Eu Action Plan on Chilhood Obesity 2014-2020 abbia posizionato i bambini italiani al primo posto della classifica dell’obesità in Europa, seguiti dai piccoli danesi e francesi.