Ad una settimana dal via della conferenza sul clima Cop22 di Marrakesh, in Marocco, l’Unicef lancia un vero e proprio allarme: trecento milioni di bambini nel mondo – quasi uno su sette – respirano aria “tossica”, ovvero vivono in luoghi in cui i livelli di inquinamento sono sei volte più alti degli standard fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Le aree più esposte sono l’India settentrionale e i Paesi vicini, l’Africa e poi la regione dell’Asia orientale e Pacifico. Un rapporto, “Clear the Air for Children” che dimostra come i più piccoli siano esposti a seri rischi per la salute a causa di possibili danni a polmoni, cervello e altri organi, causati principalmente dalle emissioni dei trasporti, dell’uso massiccio di combustibili fossili, della combustione di rifiuti. L’Unicef chiede quindi di prendere misure urgenti per ridurre l’inquinamento atmosferico.