Nuove tecnologie per l’agricoltura dei paesi in via di sviluppo

Cambiare il mondo. Possibile, ma a piccoli passi. Una startup con base in Kenya ha deciso di accettare un’ardua sfida: offrire ai piccoli coltivatori dell’Africa sistemi di irrigazione economicamente accessibili e, per di più, ecocompatibili perché basati sull’utilizzo delle energie rinnovabili. L’azienda si chiama SunCulture e aspira ad attivare una vera e propria rivoluzione per l’agricoltura in via di sviluppo, non solo per le tecnologie che propone, ma per la formula che combina prodotto e finanziamento e che, finalmente, rende le nuove tecnologie agricole accessibili anche a chi ha possibilità di spesa molto limitate.

SunCulture ha creato un pacchetto accessibile praticamente a tutti: un kit per l’irrigazione a goccia, alimentato a energia solare, acquistabile attraverso finanziamenti agevolati.

Vediamo da dove tutto ha avuto inizio, nel 2012 quando Samir Ibrahim, americano di padre keniota e madre di Zanzibar, una laurea in finanza e business internazionale alla NYU Stern School of Business e un forte interesse per i mercati in via di sviluppo, viene coinvolto dal collega e amico Charlie Nichols nell’idea di utilizzare le energie rinnovabili per rendere l’agricoltura africana più produttiva.

I due sviluppano un progetto e lo candidano alla NYU Stern Social Venture Competition, ottenendo un prestigioso secondo posto. L’azienda prende, quindi, forma grazie ai due fondatori che volano a Nairobi con un biglietto di sola andata per dimostrare che l’idea può funzionare concretamente.

I primi tempi non sono facili e ci vuole un po’ per inserirsi in questo difficile mercato. SunCulture è, infatti, la prima azienda in Africa a vendere sistemi di irrigazione a goccia alimentati a energia solare. La sfida è, innanzitutto, entrare in contatto con i piccoli coltivatori, costruire la fiducia, far capire che la tecnologia funziona e che può aumentare significativamente i loro guadagni, consentendo di coltivare cibo più sano, più buono e in maggior quantità.

Ma resta il problema del costo del prodotto. Come abbatterlo in modo che sia accessibile anche agli agricoltori poveri?

SunCulture offre agli agricoltori anche un servizio di consulenza con agronomi specializzati. E ora l’obiettivo è coinvolgere partner e finanziatori per allargare il progetto ad altre aree del continente.