Il tumore del rene colpisce circa 12.600 persone l’anno in Italia. Un killer silenzioso, difficile da diagnosticare, che rimane spesso silente soprattutto nelle prime fasi della malattia e che ‘attacca’ soprattutto i maschi sopra i 60 anni.
Ne hanno parlato a Roma al convegno ‘Il carcinoma renale dalla diagnosi precoce alla definizione del migliore approccio integrato: pazienti, clinici, istituzioni e accademici a confronto’, promosso dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) e realizzato grazie al contributo non condizionato dell’azienda farmaceutica Ipsen.
Un incontro nato per stimolare un dibattito fra tutti gli attori del sistema, con l’obiettivo di individuare le criticità e le modalità per garantire la miglior cura al paziente, in un’ottica di sostenibilità.
“Favo – ha spiegato il presidente, Francesco De Lorenzo – svolge un’attività sostitutiva per tutte quelle neoplasie (pancreas, tumori rari, vescica, rene) per le quali non esistono corrispondenti associazioni di malati, in grado di rappresentarne i rispettivi bisogni e diritti: dall’informazione personalizzata, all’accesso ai più moderni trattamenti terapeutici, dalla riabilitazione al ritorno al lavoro e ad una vita normale”.
“Ci stiamo avvicinando sempre di più a una medicina di precisione, con trattamenti mirati a quei meccanismi che sono responsabili in particolare della crescita del tumore del rene – ha evidenziato Camillo Porta, dell’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia -. E’ necessario che le autorità regolatorie vadano di pari passo con la scienza, perché troppo spesso, anche quando le soluzioni sono davvero risolutive, arrivano in ritardo rispetto agli altri Paesi europei. Ed è un problema per i nostri pazienti”.
Mauro Biffoni, Direttore del Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), si è soffermato sul ruolo dell’Istituto nell’ambito dell’oncologia.
“L’Iss – ha concluso – partecipa alle reti per la ricerca italiana ed europea, nelle quali l’oncologia ha un importante rilievo, ed alla rete degli IRCCS oncologici italiani ‘Alleanza Contro il Cancro'”.